In un’intervista che ha pubblicato ieri il quotidiano Ultimas Noticias, il diplomatico ha segnalato, tuttavia, che il suo paese ha capacità di manovra, nonostante la dura campagna degli Stati Uniti, assecondata dai “paesi vassalli” e l’opposizione nazionale che pretendono forzare un golpe di Stato.
Ha osservato che il rifiuto di un settore della comunità internazionale alle elezioni “è parte della minaccia permanente di paesi terzi servi dell’impero che vogliono causare maggiore conflitto in Venezuela e forzare il rovesciamento del presidente Maduro”.
Davanti alla domanda: Certi settori affermano che il paese sarebbe isolato?, Chaderton ha risposto: No, continuerà minacciato. Io ripeto quello che ho detto molte volte: siamo circondati, ma non isolati, dunque, ha precisato, manterremo il contatto col resto del mondo, abbiamo amici, alleanze, associazioni con altri paesi, presiediamo il Gruppo dei Non Allineati.
Ha sottolineato che il suo paese vincerà in questo impegno, “perché abbiamo risorse, stiamo svolgendo positivamente la nostra politica internazionale, abbiamo capacità di resistenza e perché siamo eredi di un paese storico”.
Tuttavia abbiamo un nemico difficile da affrontare che sono gli Stati Uniti, vero?, ha chiesto Ultimas Noticias.
“Gli Stati Uniti non sono invincibili, hanno fallito in varie guerre di fronte a nemici apparentemente deboli ed una guerra col Venezuela sarebbe eccessivamente costosa e non so se si azzarderanno ad intraprenderla. Credo piuttosto che loro preferiranno attaccare Venezuela ed aggredirla fino all’ultimo soldato colombiano”.
Ieri, il presidente Nicolas Maduro ha denunciato che dalla Colombia si sviluppano falsi positivi e la formazione di gruppi paramilitari per promuovere azioni armate che attentino alla pace del Venezuela.
Durante lo sviluppo dell’Esercizio di Azione Difensiva Multi-dimensionale Indipendenza 2018 per l’esecuzione di azioni contro il terrorismo, ha spiegato che si conoscono alcuni piani con 150 venezuelani reclutati e pagati da agenti imperialisti per generare violenza in Venezuela.
Il 5 marzo sarà il giuramento di questi 150 soldati a Pamplona (Colombia). “Abbiamo le prove di chi sono i soldati ed altre informazioni strategiche che faremo conoscere nei prossimi giorni, grazie alla cooperazione con ufficiali dell’Esercito colombiano che credono nella pace”, ha concluso.
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