Riferendosi alla carenza di medici nel suo paese, il presidente ha dichiarato, nella consueta conferenza stampa mattutina, che questo è il motivo per cui si è deciso di contrattare degli specialisti dalla maggiore delle Antille.
Adesso ci sono 700 professionisti cubani che ci aiutano e siamo molto grati al popolo ed al governo di questa nazione, “perché questi medici lavorano anche nelle città più remote e curano il nostro popolo”, ha detto il presidente parlando dallo stato meridionale di Oaxaca.
È probabile che se mancheranno i medici, li contratteremo da qualsiasi paese del mondo, ha aggiunto.
López Obrador ha ricordato gli sforzi compiuti durante il suo mandato per realizzare un sistema sanitario pubblico a beneficio della popolazione ed ha espresso la sua decisione di continuare a lavorare intensamente con l’obiettivo di garantire che non manchino né medicinali né specialisti nel paese.
“Vogliamo che negli ospedali ci siano i medici, per garantire quello che c’è scritto nella Costituzione, ma è ancora lettera morta: il diritto delle persone alla salute”, ha detto il presidente, sottolineando che quest’ultimo non deve essere un privilegio.
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