Il 6 marzo, la Sessione Plenaria della Camera dei Deputati ha approvato il parere sul verbale emesso dalla normativa, che mira a promuovere la produzione, l’approvvigionamento, la giusta ed equa distribuzione e il consumo di alimenti nutrienti, sufficienti, di qualità, sicuri e culturalmente adeguati.
Obbliga le aziende a denunciare l’uso di OGM negli alimenti trasformati e vieta ai supermercati di buttare via i prodotti alimentari che possono essere ancora ingeriti, con lo scopo di donarli.
La normativa, composta da 111 articoli, mira anche a rafforzare l’autosufficienza, la sovranità e la sicurezza alimentare della nazione, nonché a dare priorità ai diritti alla salute, all’ambiente, all’acqua ed all’interesse superiore dei bambini, nelle politiche correlate.
Inoltre, vuole istituire meccanismi di pianificazione, coordinamento e concorrenza tra le autorità della Federazione, gli Stati, i comuni e le delimitazioni territoriali, in azioni volte a garantire il pieno esercizio del diritto all’alimentazione.
Poi, obbliga gli stati ed i comuni a facilitare l’accesso alla terra, attraverso prestiti agevolati, a promuovere la produzione di colture locali e su piccola e media scala, a livello familiare e nelle scuole.
Tra gli argomenti della legge, approvata all’unanimità con 420 voti, è stato evidenziato che, secondo i dati del Consiglio Nazionale per la Valutazione delle Politiche di Sviluppo Sociale, nel 2016, il 21,9% della popolazione soffriva di carenze nell’accesso a cibo nutriente e di qualità, dato che nel 2018 è aumentato a 22,2.
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