mercoledì 27 Novembre 2024
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La menzogna di Londra

La versione difesa da Londra nel caso del doppio agente russo Serguei Skripal sembra sempre di più una falsificazione od una provocazione dei servizi segreti britannici e cominciano già ad apparire sintomi concreti. 

 
Dichiarazioni dei rappresentanti dei laboratori di Port Down sull’incapacità di determinare la provenienza della sostanza neuro-paralizzante, chiamato Novichok da parte del Regno Unito, sembrano distruggere le accuse contro Russia. 
 
Poco dopo l’apparizione di Skripal e di sua figlia Julia, incoscienti nella città inglese di Salisbury, il 4 marzo scorso, la prima ministra britannica, Theresa May, ha accusato Mosca come colpevole, dalla tribuna del suo Parlamento. 
 
Col passare dei giorni e, soprattutto, dopo che Londra abbia convocato ad un boicottaggio contro Mosca che ha incluso circa 25 paesi, per espellere ad oltre 150 diplomatici di questa nazione, i dubbi cominciano a sparire. 
 
Alle dichiarazioni dei funzionari di Port Down, apparentemente più preoccupati ora della loro reputazione che nell’appoggio ad una dirigente politica di turno, si sono sommate quelle del vicepresidente dell’Unione Democristiana tedesca, Armin Laschet. 
 
L’anche il ministro presidente della regione di Renania del Nord-Westfalia ha indicato che, per giustificare tale grado di solidarietà col Regno Unito nel seno della NATO, era necessario contare almeno su una sola prova. 
 
Ma il Regno Unito persiste nel suo rifiuto di presentare un fatto concreto e lancia accuse senza nessun appoggio consistente. 
 
Russia considera che esistono due varianti possibili, o tutto è stato una teatralizzazione od è un’azione diretta dei servizi di intelligenza britannici. 
 
La Cancelleria russa ha messo in evidenza che gli “argomenti” del Regno Unito, basati tutti su supposizioni, non sono relazionati tra loro. 
 
Il laboratorio di Port Down, situato a circa 13 chilometri da dove si trovavano Skripal e sua figlia, hanno ammesso che in nessun momento hanno formulato delle accuse contro una nazione, ha sottolineato l’agenzia Sputnik. 
 
L’ambasciata britannica ha utilizzato alcuni materiali in power point di casi nel quale non si è potuto mai provare l’implicazione russa, come la caduta di un aeroplano della Malaysia Airlines nel 2014, in una zona di conflitto nel sudest ucraino, o un attacco cibernetico in Germania. 
 
Infine, specialisti considerano che Londra ha cercato di creare l’immagine di un potenziale paese aggressore, sotto la leggenda che elimina sempre i  suoi agenti, mentre Russia chiarisce che non aveva nessun motivo per attentare contro Skripal, giudicato per spionaggio in favore del Regno Unito. 
 
Gli argomenti di Londra risultano tanto inconsistenti che alcune nazioni come Serbia, Azerbaigian, Turchia, Israele od Austria, tra gli altri, hanno messo in dubbio il fatto di dover essere solidali col Regno Unito. 
 
Inoltre, Mosca ha molte interroganti che non hanno risposte, come gli esperti britannici hanno conosciuto in anticipo l’antidoto e da dove hanno preso i campioni per determinare che si trattava di quello che loro chiamano Novichok, un neuro-paralizzante simile all’A324. 
 
Ieri, il presidente russo, Vladimir Putin, ha dichiarato da Ankara, dove si è riunito col suo collega turco, Recep Tayyip Erdogan, che la formula del Novichok si poteva produrre in almeno 20 paesi, oltre che in Russia. 
 
Londra sembra avvicinarsi sempre di più al riconoscimento di un caso di provocazione internazionale, come ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, e Regno Unito dovrà chiedere perdono per lo scandalo creato intorno al caso di Skripal. 
 
Antonio Rondon Garcia, corrispondente di Prensa Latina in Russia

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