Secondo i media locali, i tre raid non hanno lasciato vittime, ma hanno causato danni materiali ad abitazioni e terreni agricoli.
Inoltre, i soldati israeliani hanno diffuso un video in cui mostrano l’uso di una catapulta meccanica con la quale lanciano palle di fuoco verso il lato libanese per appiccare incendi nelle aree forestali e nei terreni agricoli, approfittando delle alte temperature estive.
In risposta a queste azioni ostili ed al genocidio che si sta commettendo contro il popolo palestinese a Gaza, la resistenza islamica in Libano (Hezbollah) ha lanciato una salva di 150 tra missili, droni e proiettili anticarro contro obiettivi israeliani.
I media israeliani hanno riferito che i missili sono caduti su diversi insediamenti nell’Alta Galilea e nel Golan siriano occupato.
A sua volta, il corrispondente del canale panarabo Al-Mayadeen ha riferito che i missili della resistenza hanno colpito i siti militari di Al-Raheb, Ramia e Zarait e la base di Meron.
La resistenza libanese ha affermato che i suoi attacchi costituiscono una risposta al genocidio israeliano ed assicura che continuerà le sue azioni finché non sarà fermata la guerra di sterminio contro Palestina, che fino ad oggi è costata la vita a 37.202 palestinesi e ne ha feriti 84.932.
Ig/fm