Con il titolo “La forza di un paese in via di sviluppo”, è stata presentata lunedì la mostra in occasione della Giornata Internazionale della Scienza, Tecnologia e Innovazione per il Sud, data approvata all’inizio dell’anno e promossa dalla presidenza cubana del G77+ Cina.
Questi progressi sono essenziali per le nazioni del Sud, nella ricerca di soluzioni alternative alla mancanza di risorse, infrastrutture e finanziamenti di cui abbiamo bisogno per promuovere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS), ha affermato il rappresentante permanente dell’isola presso l’ONU durante l’inaugurazione, Ernesto Soberón.
Secondo l’ambasciatore, il sistema di gestione del governo basato sulla scienza, la tecnologia e l’innovazione costituisce un punto di forza importante per generare soluzioni creative ai problemi affrontati dal paese caraibico a causa del bloqueo imposto dagli Stati Uniti.
La mostra, composta da manifesti, presenta alcuni dei risultati più importanti del paese insulare, come lo sviluppo dei propri vaccini contro la COVID-19 od il metodo di alfabetizzazione “Yo, sí puedo”, che ha aiutato più di 10 milioni di persone a leggere e scrivere in trenta nazioni.
Negli ultimi sessant’anni, più di 600mila medici cubani hanno prestato assistenza medica in 165 paesi nell’ambito di programmi di collaborazione medica, mentre più di 31mila specialisti sanitari si sono formati nella Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM), situata alla periferia de L’Avana.
Il paese conta inoltre più di 400mila operatori sanitari e quasi 88mila studenti specializzati nel settore, che compongono un solido sistema di assistenza medica gratuita universale.
Grazie a questi progressi, Cuba è stato il primo paese al mondo ad eliminare la trasmissione dell’HIV-AIDS da madre a figlio.
La Giornata Internazionale della Scienza, Tecnologia e Innovazione per il Sud riconosce questi progressi come essenziali, non solo per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ma anche per costruire un mondo più giusto, partecipativo ed inclusivo.
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