L’evento che dura da più di 60 anni riunirà ancora una volta personalità di rilievo della cultura mondiale per condividere lo stesso linguaggio: la danza, che – secondo la direttrice Viengsay Valdés – non conosce confini, perché nelle sale e sui palchi tutti parlano la stessa lingua, ha sottolineato in esclusiva a Prensa Latina.
“Questa è la magia del Festival, un evento che offre l’opportunità di dimostrare al pubblico come si danza in altre parti del mondo, un ventaglio di stili ed emozioni”, ha testimoniato la prima ballerina e direttrice del Balletto Nazionale di Cuba (BNC), l’ente organizzatore dell’appuntamento.
La 28° edizione si svolgerà nelle sale Avellaneda e Covarrubias del Teatro Nazionale, del Teatro Martí e del Teatro Karl Marx, dove andranno in scena Les Ballets de Monte-Carlo, con Core meu, opera del celebre coreografo francese Jean-Christophe Maillot, attuale direttore della compagnia.
Secondo Valdés si tratterà di un’edizione speciale, poiché ci sarà la presenza di numerosi ospiti che, con la loro arte, hanno contribuito al prestigio del Festival negli anni precedenti.
Inoltre, saranno presenti due personaggi amati che sono stati i primi ballerini del BNC: il russo Azari Plisetski ed il cubano José Manuel Carreño.
Nel programma delle diverse serate di gala del Festival compaiono nomi di artisti di rilievo come la messicana Elisa Carrillo, gli spagnoli Lucía Lacarra e Joaquín de Luz, il brasiliano Marcelo Gomes, la francese Mathilde Froustey, il portoghese António Casalinho ed i russi Daniil Simkin e Semyon Chundin.
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