Una nota del ministero dei Territori Occupati e la Diaspora cita nell’accusa quanto accaduto questo martedì, quando le autorità penali insultarono i parenti del prigioniero ed impedirono loro di portargli provviste ed alimenti.
L’amministrazione di Ait Melul mantiene la sua persecuzione e repressione contro Lebsir, imprigionato come altri compatrioti per ribellarsi davanti all’occupazione di Rabat, dall’invasione di questo territorio nel 1975.
Inoltre, aggrega la denuncia, continuano a negare una risposta alle sue richieste di trasferimento di prigione e che gli permettano le visite dei suoi parenti.
Le truppe marocchine esercitano tutte le forme di repressione contro la popolazione della RASD e praticano detenzioni illegali contro qualunque cittadino che protesti o esiga l’indipendenza del paese, soprattutto mediante un referendum di autodeterminazione, promesso dall’ONU dal 1991.
Ig/apb