Sul suo account di Twitter, il presidente ha sottolineato che nel suo 45° anniversario il festival “propone un cinema vivo, che riempie le sale, promuove l’integrazione e va contro la colonizzazione culturale, l’esclusione sociale ed il genocidio in Palestina”.
Durante l’incontro, svoltosi ieri nel Palazzo della Rivoluzione, il Capo dello Stato ha descritto l’evento come promotore della cultura e dell’identità dei popoli dell’America Latina e dei Caraibi, decolonizzante e contro-egemonico.
L’evento cinematografico “ha il pregio di essere stato negli ultimi tempi fedele e leale ai suoi fondatori”, ha sottolineato Díaz-Canel, durante l’incontro.
Inoltre, ha rimarcato che “non sarebbe un festival coerente se, in mezzo a ciò che stiamo vivendo nel mondo, il festival ignorasse Palestina”.
In questo senso, il cineasta del paese arabo, Karim Salam, ha ringraziato il presidente cubano per essere sempre stato dalla parte giusta della storia e per la causa palestinese.
Il 45° Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano de L’Avana si svolgerà fino al 15 dicembre, con più di 250 film in cartellone e concorrenti in diverse categorie, oltre a spazi di analisi della cinematografia attuale ed eventi collaterali.
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