Secondo i dati diffusi da tale agenzia, solo tre delle 101 richieste presentate per la consegna di cibo nel governatorato settentrionale sono state accolte dalle autorità israeliane.
Questa settimana, un convoglio congiunto di nove camion delle Nazioni Unite è arrivato con successo nella città di Beit Hanoun, una comunità tagliata fuori dagli aiuti per più di 75 giorni.
I filmati ripresi dallo staff delle Nazioni Unite hanno presentato residenti disperati che correvano fuori dai rifugi per recuperare acqua in bottiglia, farina e cibo in scatola.
In risposta, il sottosegretario generale per gli affari umanitari, Tom Fletcher, ha avvertito che l’assedio quasi totale della regione settentrionale sta sollevando lo spettro della carestia.
Secondo l’Alto Rappresentante, la situazione nel sud di Gaza, estremamente sovraffollata, sta creando condizioni di vita orribili e bisogni umanitari ancora maggiori con l’avvicinarsi dell’inverno.
Oltre alle gravi limitazioni all’ingresso degli aiuti alimentari, l’assedio sempre più rigido ha lasciato circa 15.000 persone senza accesso a cibo, acqua, elettricità o assistenza sanitaria, ha concluso l’agenzia.
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