La BBC ricorda che nelle ultime settimane Trump ha espresso intenzioni espansionistiche con obiettivi molteplici.
Il repubblicano ha affermato che Canada dovrebbe diventare il 51° stato degli Stati Uniti, ha chiamato il Canale di Panama “Canale degli Stati Uniti” ed ha suggerito di rinominare il Golfo del Messico “Golfo d’America”, però, la sua più grande ambizione è Groenlandia.
In una conferenza stampa del 7 gennaio, Trump ha addirittura affermato di non poter escludere l’uso della forza militare per prendere il controllo della Groenlandia o del Canale di Panama.
L’agenzia di stampa sottolinea che i piani di Trump per Groenlandia non sono una novità. Sarebbe un ottimo affare immobiliare, affermò nel 2019, durante il suo primo mandato, quando dichiarò per la prima volta il suo interesse per l’isola.
Ma la realtà è che si tratta di una posizione strategica, ricca di minerali preziosi, sottolinea la pubblicazione britannica.
Gli esperti ritengono che ciò sia dovuto alla recente mappatura della ricchezza mineraria della Groenlandia ed alle mutevoli dinamiche economiche che la circondano.
Una di queste problematiche è legata alle terre rare, poiché il territorio ha storicamente ricevuto l’attenzione delle autorità statunitensi per la sua posizione strategica.
Innanzitutto, questa prospettiva si basa sul modo in cui fu contenuta l’avanzata globale dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Poi, durante la Guerra Fredda, per controllare le rotte marittime tra Europa e Nord America e per la sua vicinanza all’Artico.
Per decenni, l’esercito statunitense ha gestito la base spaziale Pituffik, precedentemente nota come base aerea Thule, tra l’oceano Atlantico e l’oceano Artico. La base viene utilizzata come posto di osservazione per i missili balistici.
Tuttavia, un rapporto pubblicato a metà del 2023 dal Geological Survey of Denmark and Greenland stima che i 400.000 chilometri quadrati di territorio dell’isola attualmente non coperti dai ghiacci contengano depositi da moderati ad alti di 38 minerali presenti nell’elenco dei materiali essenziali, stilato dalla Commissione Europea (CE).
A ciò si aggiungono le elevate concentrazioni di rame, grafite, niobio, titanio e rodio, nonché grandi depositi di cosiddette terre rare, come neodimio e praseodimio, le cui peculiari caratteristiche magnetiche li rendono essenziali nella fabbricazione di veicoli elettrici, motori e turbine a vento.
Secondo quanto ha dichiarato alla BBC News Brazil il geologo Adam Simon, professore presso l’Università del Michigan, Groenlandia potrebbe contenere fino al 25% di tutte le risorse mondiali di terre rare. Ciò equivarrebbe a circa 1,5 milioni di tonnellate di materiali.
Tali elementi identificano la realtà degli interessi di Trump, di una lunga lista pubblicata dalla BBC, che pone un nuovo elemento di contesa sul tavolo internazionale a partire dal 20 gennaio, quando il politico prenderà il potere nel suo paese.
Roberto Campos, giornalista di Prensa Latina
