giovedì 26 Dicembre 2024
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L’Iran rifiuta il dialogo con gli USA alle condizioni attuali

Teheran, 1 ago (Prensa Latina) L'invito al dialogo del presidente americano, Donald Trump, ha generato in Iran rifiuti e dubbi sulla sua efficacia, a seguito delle sanzioni economiche imposte da Washington e dell’uscita dall'accordo nucleare.

Il vicepresidente iraniano, Ali Motahhari, ha respinto l’offerta, invitando Trump a “imparare ad usare il linguaggio del rispetto”.

La proposta non è adeguata a causa degli attacchi verbali di Trump: il dialogo, in tali circostanze, significa l’ignominia, il disprezzo e l’umiliazione, ha detto Motahhari, citato dall’agenzia di stampa Fars.

“Le minacce, le sanzioni e le acrobazie nelle pubbliche relazioni non funzioneranno, abbia rispetto per gli iraniani e per gli impegni internazionali”, ha risposto su Twitter il ministro degli Esteri iraniano Mohammad JavadZarif.

I negoziati richiedono condizioni, e finora non c’è alcun segno in tal senso nelle parole o nelle azioni di Trump, ha ribadito il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, BahramQassemi.

Ali NajafiKhoshroudi, membro della Commissione parlamentare per la sicurezza nazionale e la politica estera, si espresso in modo simile.

La proposta di Trump è solo uno sforzo inutile per recuperare il prestigio perso da Washington con il ritiro dall’accordo nucleare firmato nel 2015, ha dichiarato.

Khoshroudi ha denunciato la decisione della Casa Bianca di ritirarsi dal patto e ha accusato il governo USA di voler affondare la cooperazione tra l’Iran e l’Unione Europea.

Il comandante delle Guardie della Rivoluzione Islamica, generale Mohammad Ali Jafari, ha respinto l’offerta di dialogo e ha assicurato che la nazione resisterà a tutte le pressioni.

Il presidente americano, lo scorso 8 maggio, ha annunciato l’uscita unilaterale dal Piano d’Azione Globale Congiunto ed ha imposto nuove sanzioni economiche contro Teheran, respinte dalla comunità internazionale.

Lunedì scorso, però, ha sorpreso tutti, annunciando di essere disposto a incontrare il suo omologo iraniano, HassanRouhani, senza “condizioni”.

Poco dopo, il consigliere di Rouhani, Hamid Abutalebi, ha subordinato qualsiasi incontro alla riduzione dell’ostilità contro Teheran e il ritorno di Washington nel patto nucleare.

“Rispettare i diritti della nazione iraniana, ridurre le ostilità e tornare nell’accordo nucleare sono passi che possono essere presi per facilitare la strada dei colloqui”, ha scritto su Twitter.

mb/rob

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