Lopez Rivera si dirigeva verso Bolivia, dove avrebbe dovuto partecipare all’incontro che incomincerà oggi nella città di Santa Cruz, ed è stato trattenuto nell’aeroporto panamense nonostante avesse il suo passaporto abilitato ed abbia compiuto la sua condanna politica nelle carceri degli Stati Uniti.
Gli organizzatori del seminario internazionale denunciano davanti al mondo questa misura ingiusta ed arbitraria ed esigono la liberazione immediata di Lopez Rivera, e che continui il viaggio verso la nazione sud-americana.
Organizzato dalla Rete degli Intellettuali ed Artisti in Difesa dell’Umanità ed altre istituzioni, il forum riunirà intellettuali e pensatori di sinistra che abborderanno per tre giorni le alternative possibili di fronte all’aggressione neoliberale nella regione.
Tra i pannellisti invitati ci sono, oltre al lottatore portoricano, personalità come l’ex presidente honduregno Manuel Zelaya, l’argentino Atilio Boron, il venezuelano Wiliam Castillo ed il ministro boliviano di Governo, Carlos Romero.
Il programma, al quale ha avuto accesso Prensa Latina, sottolinea temi come il riflusso del cambiamento di epoca, l’offensiva imperialista, ed le alternative delle sinistre.
Come chiusura, gli organizzatori hanno preparato una concentrazione antimperialista di massa nel colosseo Santa Rosa di questa città, dove ci sarà la proclamazione del 9 agosto come Giorno internazionale di condanna dei crimini statunitensi contro l’Umanità.
Il leader indipendentista portoricano è rimasto incarcerato negli Stati Uniti per 36 anni, 12 dei quali in regime di totale isolamento.
È stato accusato di cospirazione dalla giustizia statunitense nel 1981, dopo essere stato vincolato con le Forze Armate di Liberazione Nazionale di Porto Rico, organizzazione che lottava per l’indipendenza dell’isola caraibica.
Leader di tutto il mondo hanno esatto la sua liberazione, e nel 2012 il Comitato di Decolonizzazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione nella quale chiedeva che si riconoscesse il diritto di Porto Rico all’indipendenza e sollecitava la liberazione degli indipendentisti prigionieri.
Il 17 gennaio 2017 l’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ha commutato la sentenza di Lopez Rivera ed ha stipulato la sua liberazione il 17 maggio dello stesso anno.
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