giovedì 26 Dicembre 2024
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Gaza, 167 i manifestanti palestinesi uccisi

Ramallah, 11 ago (Prensa Latina) L'Esercito Israeliano ha ucciso 167 palestinesi e ne ha feriti oltre 18mila dal 30 marzo scorso, inizio della Grande Marcia del Ritorno, l’ha reso noto oggi il ministero della Sanità.

 

Le statistiche sono state aggiornate dopo che, nella giornata di ieri, altri tre civili sono stati uccisi dalle forze israeliane durante le manifestazioni al confine con la Striscia di Gaza.

Tra le vittime c’è anche un medico, che porta il numero totale di operatori sanitari uccisi da Israele a tre, ha riferito il ministero.

Anche tra i feriti, molti per l’inalazione dei gas lacrimogeni, ci sono 370 medici, le autoambulanzedanneggiate, invece, sono state ben 70.

Il ministero della Salute ha spiegato che, a giudicare dal tipo di ferite riportate dalle persone, l’esercito israeliano, ieri, ha sparato con l’intenzione di uccidere.

Dei 307 palestinesi feriti nella giornata di ieri, 28 sono bambini, cinque medici e due i giornalisti. Cinque feriti sono ancora in condizioni critiche.

Le manifestazioni, che si svolgono ogni venerdì, dal 30 marzo 2018, chiedono la fine del blocco marittimo e terrestre di Israele contro la Striscia di Gaza, che dura ormai da quasi 12 anni.

Gli organizzatori della Marcia chiedono anche il diritto di poter tornare nelle terre palestinesi occupate da Israele dopo la Guerra dei sei giorni del 1967.

mb/nvo

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