In diversi profili di Instagram e attraverso i loro telefoni cellulari, hanno narrato che nelle prime ore del mattino e per quasi tre ore molti droni hanno lanciato attacchi con bombe sonore, gas tossici e proiettili, alcuni dei quali hanno avuto un impatto sulle barche a vela del convoglio.
Luna Valentina, a bordo della nave in cui viaggia ha denunciato che la situazione è diventata tesa a causa delle pericolose manovre dei droni e dell’esplosione di artefatti, quindi il protocollo di sicurezza ha dovuto essere attivato, compreso mettere i giubbotti salva vita per possibili tentativi di affondare le imbarcazioni.
Un altro membro dell’equipaggio, Carlos Copio, attivista messicano, ha denunciato che le azioni di molestie includevano l’intercettazione ed ostacolavano le comunicazioni per generare difficoltà di navigazione.
Nella sua trasmissione tramite Instagram, Copio ha letto un messaggio diffuso tra i partecipanti in cui è stato menzionato che sebbene non vi fossero ferite nelle sette navi su cui hanno lanciato esplosivi, era evidente che il modello di attacco cerca di generare paura.
Nelle sue trasmissioni, l’equipaggio ha negato le accuse del governo israeliano che vuole travisare la natura della flottiglia, aggiungendo possibili legami con istituzioni e organizzazioni politiche o militari, e ha ratificato che si tratta di un convoglio umanitario e composto solo di civili il cui obiettivo è quello di rompere il blocco, per portare medicine e prodotti alimentari a Gaza.
Infine, hanno ribadito l’appello ai governi del mondo alla solidarietà con la flottiglia e hanno reclamato rispetto al governo di Israele, che si astenga dalle azioni violente contro la flottiglia.
Ig/ohh
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