venerdì 5 Dicembre 2025
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All’ONU Abbas chiede la fine dell’occupazione e denuncia i crimini israeliani

Nazioni Unite, 25 set (Prensa Latina) “Il Medio Oriente non conoscerà mai la pace finché non finirà l'occupazione di Gaza e della Cisgiordania”, ha dichiarato il presidente palestinese Mahmoud Abbas, accusando Israele di aver commesso crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

“Vogliamo vivere in libertà, sicurezza e pace come il resto dei popoli del mondo, in uno Stato indipendente e sovrano entro i confini del 1967”, ha affermato il presidente rivolgendosi all’80° sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in un messaggio registrato, in seguito al rifiuto degli Stati Uniti di concedergli il visto.
È tempo che la comunità internazionale renda giustizia al popolo palestinese, affinché possa liberarsi dall’occupazione e smettere di essere ostaggio dei capricci della politica israeliana, che nega i nostri diritti fondamentali e continua a perpetrare ingiustizie ed oppressioni, ha sottolineato.
Nel suo discorso, il presidente ha ricordato le sofferenze dei palestinesi a causa della continua aggressione israeliana.
Esortiamo alla cessazione immediata e permanente delle ostilità contro Gaza, alla distribuzione incondizionata di aiuti umanitari attraverso le agenzie delle Nazioni Unite, alla fine della fame come arma, al rilascio di tutti gli ostaggi e prigionieri di entrambe le parti ed al completo ritiro dell’esercito israeliano da Gaza, ha dichiarato.
A questo proposito, ha nuovamente respinto lo sfollamento forzato dei suoi abitanti e ha difeso un piano internazionale per la ricostruzione dell’enclave costiera, che ospita oltre due milioni di persone.
A questo proposito, ha affermato il diritto dell’Autorità Nazionale Palestinese a governare Gaza, come richiesto dal mondo, nonostante il rifiuto del primo ministro Benjamin Netanyahu.
Questo territorio è parte integrante dello Stato di Palestina e siamo pronti ad assumerci la piena responsabilità della sua governance e della sua sicurezza, ha affermato.
“Il nostro popolo vive da anni sotto occupazione, omicidi, arresti, insediamenti e furti di denaro, proprietà e terra, e tutto questo continua senza dissuasione od un riconoscimento di responsabilità”, ha denunciato.
“La libertà sorgerà e la bandiera palestinese sventolerà nei nostri cieli, simbolo di dignità, fermezza e liberazione dal giogo dell’occupazione”, ha affermato.
A questo proposito, ha ribadito che i palestinesi non abbandoneranno mai la loro patria o la loro terra perché “il nostro popolo rimarrà radicato come ulivi, saldo come rocce, risorgendo dalle macerie”.

Ig/rob

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