In un messaggio diffuso sui social media, il presidente ha ricordato che “migliaia di professionisti cubani hanno fornito e continuano a fornire servizi medici nella maggior parte dei paesi latinoamericani e caraibici”.
Secondo fonti ufficiali, il governo degli Stati Uniti ha approfittato della necessità di un visto o di un permesso di spostamento per impedire a Cuba di partecipare al 62° Consiglio Direttivo dell’Organizzazione Panamericana della Salute (OPS), che si sta svolgendo a Washington, DC.
“Questa azione costituisce un trattamento discriminatorio nei confronti di Cuba, un paese che è membro a pieno titolo ed attivo dell’OPS”, ha dichiarato a Prensa Latina la prima viceministra della Salute Pubblica, Tania Margarita Cruz, dottoressa in scienze mediche.
La viceministra ha denunciato che il governo degli Stati Uniti “ha approfittato della necessità di un permesso di spostamento per impedirmi la partecipazione come capa della delegazione cubana al Consiglio Direttivo dell’OPS, i cui lavori sono iniziati questo lunedì”.
Negando il visto, ha anche impedito la presenza di un altro membro della delegazione, ha spiegato la prima viceministra, che si trova a New York come parte della delegazione che partecipa al Segmento di Alto Livello dell’80° Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
“Lungi dall’adempiere ai propri obblighi in qualità di paese ospitante, gli Stati Uniti stanno approfittando di questo status per cercare di mettere a tacere la voce di Cuba, consapevoli di non avere argomenti legittimi per dissentire dalle nostre posizioni”, ha aggiunto.
La Dott.ssa Cruz ha sottolineato che Cuba non è solo un paese attivo nell’ambito dell’OPS. “È la nazione che ha contribuito maggiormente nell’emisfero a garantire la copertura sanitaria a livello regionale”, ha concluso.
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