L’anche vicepresidente siriano ha puntualizzato che le forze degli USA, situate nella zona di Tanef, reclutano gli estremisti dell’Isis e li inviano di nuovo a combattere per prolungare la crisi e favorire il regime di Israele.
Tra altri temi trattati, Moallem ha sottolineato che le relazioni con l’Iran “non sono negoziabili” perché la presenza di consulenti di questa nazione in Siria è stata concertata con Damasco su basi giuridiche e completamente legali.
Durante l’intervista, il Cancelliere ha definito positivo quanto accordato nella provincia di Idleb per la creazione di una regione smilitarizzata ed è un passo per ristabilire l’autorità dello Stato siriano in tutto il territorio del paese.
Moallem ha confermato che Siria è compromessa con le negoziazioni di Astanà e Sochi, come con gli sforzi che realizzano sia Russia che Iran per trovare una soluzione che serva al popolo siriano nel processo politico.
Sul sistema antiaereo S300, ha sottolineato che è difensivo nella sua essenza, non offensivo ed ha manifestato che “se analizziamo l’importanza di proteggere il cielo siriano, vedremo che questo è un segno di sicurezza e stabilità, e non di guerra”.
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