L’ufficio stampa del governo locale ha dichiarato in un comunicato che la distruzione derivante dalla guerra ha raggiunto livelli senza precedenti nella storia moderna.
Le stime iniziali indicano la presenza di circa 20.000 ordigni inesplosi, tra cui bombe e missili lanciati dalle truppe israeliane, ha sottolineato.
Questa situazione rappresenta una minaccia significativa per la vita dei civili, motivo per cui sono necessarie attente valutazioni ingegneristiche e di sicurezza prima di poter iniziare qualsiasi lavoro di sgombero, ha avvertito.
Ha spiegato che centinaia di migliaia di case e strutture vitali sono state deliberatamente distrutte o danneggiate dall’esercito israeliano, trasformando la Striscia in una zona di disastro ambientale e strutturale.
Ha avvertito che questa situazione ha causato il collasso della vita e sta ostacolando la consegna degli aiuti umanitari, nonché gli sforzi di soccorso e di recupero.
L’ufficio ha osservato che le operazioni di rimozione dei detriti incontreranno notevoli ostacoli per la mancanza di attrezzature e di macchinari pesanti, a causa del divieto di ingresso imposto da Israele e della completa chiusura dei valichi di frontiera, parzialmente riaperti solo pochi giorni fa.
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