Il presidente del Consiglio Nazionale Palestinese, Rawhi Fattouh, ha messo in discussione l’approvazione in prima lettura di un’iniziativa presentata dal parlamentare di estrema destra Avio Maoz per applicare le leggi israeliane e la sovranità nazionale in questa regione.
Ha anche criticato un altro piano per legalizzare, dal punto di vista israeliano, uno degli insediamenti ebraici in questo territorio.
In una dichiarazione, Fattouh ha definito queste normative razziste ed ha affermato che rappresentano una dichiarazione d’intenti da parte del paese vicino per affossare qualsiasi opzione di pace.
Queste normative compromettono anche la possibilità di istituire uno stato palestinese indipendente, ha sottolineato in una nota.
Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e la Striscia di Gaza costituiscono lo stato palestinese e, pertanto, Israele non ha sovranità su questi territori, ha affermato.
Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha rilasciato una dichiarazione simile dopo aver “respinto e condannato con la massima fermezza i tentativi della Knesset (Parlamento) israeliana di annettere terre palestinesi”.
La sovranità risiede esclusivamente nel popolo palestinese e nei suoi leader, rappresentati dall’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, ha dichiarato il Ministero degli Esteri.
Data la situazione, ha annunciato che tali misure saranno contrastate con tutti i mezzi legali, politici e diplomatici.
Da parte sua, il Movimento di Liberazione Nazionale Palestinese (Fatah), al governo, ha affermato che l’approvazione del disegno di legge di annessione non cambierà i fatti storici e giuridici né cancellerà i legittimi diritti del popolo alla propria terra.
Fatah ha esortato la comunità internazionale ad assumere “una posizione decisa e immediata contro le azioni del regime di occupazione coloniale”, dopo aver avvertito che le sue azioni “porteranno all’escalation dei conflitti nella regione”.
Anche il Movimento di Resistenza Islamico (Hamas) ha criticato le votazioni del parlamento israeliano, affermando che rappresentano una chiara violazione del diritto internazionale e di diverse risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
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