Cibo, medicine ed altri rifornimenti consegnati adesso alle vittime dell’uragano Melissa erano già presenti sull’isola, ha dichiarato il funzionario delle Nazioni Unite a Prensa Latina.
Pichón ha ricordato che lo scorso agosto il Sistema delle Nazioni Unite e le autorità cubane hanno istituito il “quadro collettivo per l’azione preventiva” in caso di uragani.
Questo quadro ha pre-assegnato quattro milioni di dollari dal Fondo Centrale di Risposta alle Emergenze (CERF), che, attivato cinque giorni prima dell’impatto del ciclone, ha consentito la consegna immediata degli aiuti.
Secondo i dati forniti dal Coordinatore Residente delle Nazioni Unite sull’isola, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) ha consegnato 4.000 teloni impermeabili, 2.000 materassi e diversi generatori elettrici e motoseghe.
L’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ha fornito 500 chilogrammi di sementi, 14.000 tegole metalliche, 15 sistemi di irrigazione e altri beni di prima necessità.
Inoltre, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) ha fornito 1.300 kit igienici e sistemi di depurazione dell’acqua, mentre il Programma Alimentare Mondiale (PAM) ha fornito 697 tonnellate di beni di prima necessità.
A questo proposito, Norberto Roll, rappresentante del PAM a Guantánamo, la più orientale delle province cubane colpite, ha affermato che sono stati forniti alle persone danneggiate ceci, riso e olio con i requisiti nutrizionali stabiliti, sufficienti a coprire il pranzo e la cena per sei giorni, secondo l’Agenzia Cubana di Notizie.
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