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L’ONU invia aiuti tempestivi a Cuba dopo l’uragano Melissa

L'Avana, 3 nov (Prensa Latina) La risposta rapida messa in atto dal Sistema delle Nazioni Unite a Cuba è il risultato dell'attuazione dell'accordo per l'azione preventiva in caso di uragani, ha sottolineato Francisco Pichón, coordinatore residente.

Cibo, medicine ed altri rifornimenti consegnati adesso alle vittime dell’uragano Melissa erano già presenti sull’isola, ha dichiarato il funzionario delle Nazioni Unite a Prensa Latina.
Pichón ha ricordato che lo scorso agosto il Sistema delle Nazioni Unite e le autorità cubane hanno istituito il “quadro collettivo per l’azione preventiva” in caso di uragani.
Questo quadro ha pre-assegnato quattro milioni di dollari dal Fondo Centrale di Risposta alle Emergenze (CERF), che, attivato cinque giorni prima dell’impatto del ciclone, ha consentito la consegna immediata degli aiuti.
Secondo i dati forniti dal Coordinatore Residente delle Nazioni Unite sull’isola, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) ha consegnato 4.000 teloni impermeabili, 2.000 materassi e diversi generatori elettrici e motoseghe.
L’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ha fornito 500 chilogrammi di sementi, 14.000 tegole metalliche, 15 sistemi di irrigazione e altri beni di prima necessità.
Inoltre, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) ha fornito 1.300 kit igienici e sistemi di depurazione dell’acqua, mentre il Programma Alimentare Mondiale (PAM) ha fornito 697 tonnellate di beni di prima necessità.
A questo proposito, Norberto Roll, rappresentante del PAM a Guantánamo, la più orientale delle province cubane colpite, ha affermato che sono stati forniti alle persone danneggiate ceci, riso e olio con i requisiti nutrizionali stabiliti, sufficienti a coprire il pranzo e la cena per sei giorni, secondo l’Agenzia Cubana di Notizie.

Ig/jqo

 

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