In una conferenza stampa, Silvera, che è anche presidente della Commissione Nazionale sulle Droghe, ha spiegato che il paese si trova ora ad affrontare sfide maggiori nella lotta contro questo flagello a causa della presenza internazionale di sostanze stupefacenti più diversificate e potenti.
Ha inoltre affermato che, sebbene l’uso e il consumo di droghe siano limitati, queste esistono nel paese, e ha sottolineato che stanno collaborando con diversi settori della società per contrastare questo tipo di comportamento attraverso un approccio preventivo.
“La Commissione Nazionale per le Droghe unisce tutti gli sforzi della comunità, delle istituzioni governative, delle organizzazioni di massa e delle famiglie per sensibilizzare e promuovere il rifiuto delle sostanze illecite e riaffermare la premessa che possiamo vincere contro la droga.”
Da parte sua, il capo dell’Unità Specializzata Antidroga del Ministero dell’Interno (Minint), il colonnello Juan Carlos Poey, ha affermato che Cuba, pur non essendo un paese produttore, detentore o trafficante di stupefacenti, subisce tentativi di introduzione, principalmente via mare.
Ha inoltre affermato che “tra il 2024 e il 2025 sono state rilevate 72 operazioni provenienti da 11 fonti diverse”, il che richiede il costante miglioramento della tecnologia e del personale coinvolto in questi sforzi.
Poey ha fatto riferimento ai cannabinoidi sintetici, comunemente noti come “chimico”, sottolineandone la potenza e la diversificazione in oltre 40 formulazioni.
“Aumenteremo le indagini e il rigore legale nei confronti di questi attori, sebbene sia anche importante rafforzare gli sforzi di comunicazione per prevenire l’inizio di questo tipo di comportamento”, ha concluso.
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