Durante il suo intervento nel 62º periodo di sessioni della Commissione sugli Stupefacenti dell’ONU, celebrata in questa capitale, il ministro di Relazioni Estere ha segnalato che l’aggressione sistematica perpetrata dagli Stati Uniti contro l’istituzionalità venezuelana è un riflesso dell’avanzamento di questa pratica.
Il modello multilaterale è a rischio e l’assedio contro Venezuela è una dimostrazione di tutto ciò. Il mio paese sta denunciando da tempo davanti alle istanze internazionali che il Governo del presidente statunitense, Donald Trump, minaccia il nostro paese con un’aggressione militare, con l’uso della forza, violando la Carta dell’ONU, ha condannato Arreaza.
Il capo della diplomazia venezuelana ha precisato che prodotto delle sanzioni economiche e finanziarie applicate da Washington, negli ultimi quattro anni si registrano perdite tra i 200 mila e 300 mila milioni di dollari, dei quali 50 mila milioni rispondono ad attivi e denaro bloccato fuori dal territorio nazionale.
Inoltre, ha dettagliato che dopo l’elezione presidenziale nel 2013 del capo di Stato costituzionale, Nicolas Maduro, “gli Stati Uniti hanno aumentato la promozione di azioni destabilizzanti dentro e fuori del nostro paese”.
In questo senso, ha sollecitato promuovere lo spazio multilaterale come un meccanismo di accordo globale, mentre ha affermato che Venezuela “è convinta che nessun conflitto internazionale deve essere risolto in maniera unilaterale”.
D’altra parte, Arreaza in riferimento al combattimento contro il consumo di stupefacenti, ha indicato che il suo sradicamento richiede l’esercizio del multilateralismo, che deve essere cooperativo e corresponsabile, in funzione di fortificare gli spazi di dialogo e riconoscimento.
Al rispetto, ha insistito nella ricerca delle cause che originano il consumo di sostanze illecite al fine di frenare l’industria del narcotraffico che “usa il sistema economico imposto nel nostro pianeta e minaccia con liquidare il futuro dell’umanità”.
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