L’ex governatore dello stato della Florida, che è promotore di misure contro la nazione caraibica, ha detto in un comunicato che le punizioni imposte dall’amministrazione di Donald Trump per bloccare il flusso di petrolio del Venezuela a Cuba “non stanno funzionando”.
In questo modo ha fatto riferimento alle sanzioni annunciate in aprile contro aziende ed imbarcazioni del settore petroliero venezuelano, tra loro, alcune che si dedicano a portare grezzo alla maggiore delle Antille, il cui Governo ha qualificato queste azioni statunitensi come pirateria economica.
Il Governo di Trump afferma che queste ed altre misure, come le minacce realizzate dallo stesso mandatario di un “bloqueo totale e completo” contro l’isola, rispondono al fatto che l’appoggio cubano permette la continuità nel potere del presidente venezuelano, Nicolas Maduro.
Varie figure dell’amministrazione allegano la supposta presenza di migliaia di truppe militari della nazione antillana nel territorio sud-americano per giustificare l’ostilità contro Cuba e la recrudescenza del bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto da Washington da quasi 60 anni.
In questo modo, ignorano le continue dichiarazioni delle autorità cubane che non esiste la presenza di truppe in Venezuela, dove l’isola ha migliaia di collaboratori della salute ed in altri settori, ed inoltre ignora la legittimità del Governo di Maduro, rieletto in maggio del 2018 col 68% dei voti.
Secondo Scott, togliere la somministrazione di petrolio della nazione sud-americana a Cuba sarebbe l’azione più effettiva per mettere fine al mandato di Maduro, che ha subito da Juan Guaidò, che si è auto-proclamato presidente in gennaio, un tentativo di golpe di Stato la settimana scorsa con l’appoggio di Washington.
Scott, che inoltre ha fatto un appello per un intervento militare in Venezuela, ha proclamato queste dichiarazioni lo stesso giorno in cui il presidente cubano, Miguel Diaz-Canel, ha denunciato in Twitter che i piani degli Stati Uniti contro l’isola caraibica ed il popolo venezuelano sono perversi e con un marcato carattere interventista.
A sua volta, il direttore generale degli Stati Uniti nella cancelleria del paese caraibico, Carlos Fernandez de Cossio, ha riaffermato la settimana scorsa a Prensa Latina che Cuba è solidale col Venezuela.
Quello che l’amministrazione Trump pretende è che ritiriamo soprattutto il personale medico che presta servizi molto importanti alla popolazione, in mezzo alle condizioni difficili per le quali transita questo paese sotto le sanzioni statunitensi, ha manifestato.
Ig/mar