Jorge Enrique Corredor, conosciuto come Wilson Saavedra, è morto nel pomeriggio di questo lunedì, dovuto a vari colpi di arma da fuoco sparati da sconosciuti nel quartiere Istanbul nel municipio di Tuluà.
L’ex comandante del Fronte 21 e della colonna Victor Saavedra dell’ex guerriglia Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP) aveva lasciato le armi nella zona di Marquetalia, dipartimento di Tolima, dopo la firma degli Accordi di Pace.
Lui aveva appartenuto al Comando Unito Centrale delle FARC-EP, aveva 49 anni e lavorava in progetti agricoli della Valle del Cauca, con altri ex combattenti reincorporati alla società.
La senatrice del FARC, Victoria Sandino, ha manifestato il suo profondo dolore ed ha chiesto risposte al Governo per l’insicurezza che circonda gli ex guerriglieri, che hanno deposto i loro fucili perché hanno creduto nella costruzione della pace. “La situazione di sicurezza di quelli che abbiamo firmato la pace è sempre più critica ed il Governo Nazionale non dimostra nessuna volontà per risolverla. Abbiamo bisogno di risposte”, ha detto la congressista.
Da parte sua, il senatore del FARC, Carlos Antonio Lozada ha esatto che si deve terminare il massacro contro gli ex combattenti.
“Presidente Ivan Duque: fino a quando permetterà che continui questo dissanguamento senza prendere misure che garantiscano la vita di quelli che abbiamo scommesso per la Pace?”.
Mentre il legislatore del FARC, Pablo Catatumbo ha fatto un appello per proteggere l’anelito di una pace stabile e duratura in Colombia ed ha esatto al Governo il rispetto per la vita. “La nostra unica arma è la parola”, ha affermato Catatumbo.
Dalla firma degli Accordi di Pace, in novembre del 2016, sono stati assassinati più di 120 ex guerriglieri e più di 30 dei loro parenti.
Ig/tpa