I mezzi economici, diplomatici e politici mediante un conflitto psicologico e simbolico, pervertono la realtà e con ciò danno inizio agli attacchi di tipo comunicativo, ha affermato il diplomatico in dichiarazioni a Venezuelana di Televisione.
Ha argomentato che la creazione nelle reti sociali, si è trasformata in un commercio delle false notizie o Fakes news, attraverso la viralizzazione e le pubblicità on-line utilizzate dai mezzi per attrarre traffico e succhiare denaro. “C’è una perversione assoluta del ruolo della comunicazione sociale”, ha detto.
Castillo ha menzionato che le alternative digitali dell’informazione hanno la finalità, -per i grandi centri di potere -, di danneggiare la prospettiva di un popolo o paese offrendo all’utente le medie verità e le fonti anonime.
Al rispetto, ha spiegato che hanno come piano invisibilizzare tutto quello che c’è di positivo od un settore della società e ne visualizza un altro con una manipolazione aperta.
In questo senso, il viceministro delle Comunicazioni Internazionali, ha suggerito agli internauti di leggere tra le linee ed assicurarsi di quale è l’intenzione dell’informazione che si nasconde nella notizia.
Castillo ha sottolineato che in maggioranza utilizzano le reti come scenario di attacchi, cercano di aggredire una persona, distruggere una reputazione, danneggiare un processo od una nazione, e provocare odio, rendendo virale la notizia ed in seguito la falsa informazione finisce per promuove azioni di persecuzione ed aggressione fisica.
Inoltre, ha denunciato che stanno sorgendo meccanismi per scoprire le Fake News, “bisogna ripudiare il falso giornalismo, il mercenarismo informativo, e gli operatori politici in cui si sono convertiti alcuni giornalisti”.
In seguito, ha esortato a riscattare l’etica e la coscienza della responsabilità di informare “dicono che ogni gran potere genera una gran responsabilità e la comunicazione è un gran potere”.
Infine, ha denunciato che come parte della guerra psicologica e della comunicazione che vive il paese sud-americano, la cancelleria ha potuto comprovare mediante uno studio annuale del 2018 che Venezuela è stata vittima di 3380 notizie false pubblicate dall’estero, con una media di 10 articoli al giorno.
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