Durante la sua inaugurazione, gli organizzatori hanno confermato la necessità di appoggiare le lotte di liberazione politica ed economica di tutti i popoli, come quello della Palestina, Portorico, Nicaragua, Bolivia, Colombia, Venezuela e Cuba.
“Questo è un evento straordinario per l’unità dei movimenti sociali e partiti del mondo intero. Da solo nessuno potrà difendersi dall’imperialismo, non potrà dare battaglie e lotte (…), ma l’unica cosa che garantisce il trionfo è l’unità”, ha assicurato questo giovedì il primo vicepresidente del Partito Socialista Unito del Venezuela, Diosdado Cabello.
Il dirigente ha risaltato la lotta che si sviluppa nel paese anfitrione in difesa del carattere socialista del suo governo, il cui sviluppo si ostacola con le aggressioni politiche del governo degli Stati Uniti, tradotte in misure unilaterali e blocchi finanziari.
Al rispetto, l’avvocata e politica colombiana Piedad Cordoba ha convocato la solidarietà mondiale con la nazione sud-americana per frenare l’assalto imperiale dallo stesso scenario del Forum.
Da parte sua, Juan Carlos Frometa, membro del Partito Comunista di Cuba ha fatto un appello per stabilire nella cornice degli appuntamenti alcuni punti di partenza per la dichiarazione finale, come la difesa del diritto dei popoli, l’urgenza di affrontare la criminalizzazione di tutte le espressioni di lotta e la condanna degli assassinati dei leader sociali.
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