Dopo 12 giorni di intense manifestazioni ed un’angustiante attesa, Rossellò ha accettato di lasciare il suo incarico per trasformarsi nel primo mandatario eletto dal popolo che è forzato a lasciare l’incarico per accuse di corruzione.
“Dopo che la Camera dei Rappresentanti di Portorico approvasse la nomina del laureato Pedro R. Pierluisi come sottosegretario, si procederà d’accordo con lo stato di diritto vigente”, ha annunciato il destituito governante in una dichiarazione scritta emessa alle 17:00.
Ha aggiunto che, d’accordo con l’Articolo 1 della Legge 7 del 24 luglio 1952, il sottosegretario Pierluisi giurerà come prossimo governatore di Portorico.
La letale combinazione di atti di corruzione, che si sono conclusi con l’arresto da parte dell’Ufficio Federale di Investigazioni (FBI) dell’ex segretaria di Educazione Julia Keleher e dell’ex direttrice dell’Amministrazione di Sicurezza della Salute (Afferri) Angela Avila, oltre a quattro appaltatori del governo, insieme alla divulgazione di un chat di Telegram hanno provocato l’esplosione popolare che non ha lasciato un’altra via che la rinuncia per Rossellò.
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