L’accordo annunciato dall’occupante turco e statunitense sulla chiamata zona sicura, costituisce “una violazione flagrante dei principi del Diritto Internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”, sottolinea la Cancelleria nella sua dichiarazione ufficiale.
Sollecita anche alla comunità internazionale ed alle Nazioni Unite affinché “condannino la flagrante aggressione di Ankara e Washington, per trattarsi di una scalata grave e minacciante della pace e della stabilità nella regione e nel mondo, ed annulla tutti gli sforzi per trovare un’uscita pacifica alla crisi in Siria”.
In maniera insistente, Damasco ha denunciato la presenza di più di 10 mila soldati, carri armati ed artiglieria turchi nel nord della provincia confinante di Aleppo, dove occupa in maniera illegale più di sei mila chilometri quadrati ed ha perfino stabilito uffici amministrativi e punti di controllo della popolazione, tra gli altri dettagli.
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