Come apertura delle attività avrà luogo l’esposizione “TODAS: En busca de un espacio”, il 30 gennaio, nel Palazzo del Segundo Cabo, ubicato nel Centro Storico de L’Avana, che conterà con la coordinazione della storiografa Neida Peñalver Diaz, membro della Rete Ibero-americana ed Africana di Mascolinità (Riam).
La mostra, che avrà il design di Miguel Monkc, includerà decine di fotografie, che documenteranno diversi congressi femministi, manifestazioni ed attività organizzate dalle donne nella prima metà del XX secolo e che hanno completato l’investigazione dell’audiovisivo.
L’esposizione accompagna la proiezione del documentario omonimo, presentato per la prima volta a Cuba nel giugno scorso, con un’eccellente accoglienza nell’XI Festival Internazionale del Cinema Invisibile di Bilbao, in Spagna, e nel Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano, celebrati recentemente.
Tanto l’expo come il documentario, hanno come premessa, quella di “collegare il passato col presente e riflettere sulla lotta costante di ogni donna per occupare un posto degno in tutte le sfere sociali, che arriva fino all’attualità”, ha detto Solaya a Prensa Latina,
La selezione segna una linea temporanea dai precursori del femminismo in Cuba fino alla Costituzione del 1940 e continuerà a crescere fino all’attualità per tematica, ha spiegato la cineasta cubana riconosciuta per la sua opera prima “Vestido de Novia”.
Inoltre, Solaya ha affermato che l’esposizione segnerà l’inizio di un lungo viaggio di rivendicazione per smontare la credenza che sull’isola non sia esistito il movimento suffragista e femminista, perché l’ignoranza ha portato ad invisibilizzare le donne nella storia.
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