giovedì 26 Dicembre 2024
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Medvedev denuncia mancanza di indipendenza di Trump in attacco a Siria

Mosca, 7 apr (Prensa Latina) Il primo ministro russo, Dmitri Medvedev, considerò oggi una dimostrazione di mancanza di indipendenza l'ordine del presidente statunitense, Donald Trump, di attaccare con missili crociera la base aerea siriana di Al Shairat, ad Homs. 

 
“Con la sua azione bellica, l’amministrazione nordamericana dimostrò la sua mancanza di indipendenza e la sua gran subordinazione alle opinioni dell’establishment di Washington”, criticato fortemente dallo stesso Trump nel suo discorso inaugurale, in gennaio passato, segnalò Medvedev. 
 
Il capo di Governo ricordò che con l’azione di questa giornata, Washington violò i suoi propri procedimenti interni che esigono un’informazione al riguardo al Congresso per procedere con tali atti di guerra. 
 
Dopo lanciare 59 missili Tomahawk dai distruttori Ross e Porter, ubicati nel mare Mediterraneo, almeno 23 caddero fuori dalla base aerea di Shairat, dove risultarono danneggiati sei aeroplani MIG-23 in hangar di riparazione ed un centro radar. 
 
Damasco riporta fino al momento, 10 morti, sei di questi civili, compresi quattro bambini. 
 
Inoltre, i missili inutilizzarono una base tecnica di materiale ed un magazzino di proiettili. Tuttavia, cinque caccia rimasero intatti vicino alla pista che ha ricevuto danni lievi. 
 
Il presidente russo, Vladimir Putin, qualificò l’attacco come un’aggressione ad uno stato sovrano, la cancelleria ha fatto un appello ad una sessione urgente del Consiglio di Sicurezza ed il Ministero della Difesa annunciò la sospensione di un memorandum di cooperazione con gli Stati Uniti. 
 
Il riferito accordo, concordato in ottobre del 2015, stabiliva le vie per lo scambio di informazioni ed avvisi col fine di evitare incidenti aerei in Siria, tra aeroplani russi e della coalizione diretta da Washington nella sua conclamata lotta contro il terrorismo. 
 
Il Ministero russo della Difesa annunciò che rinforzerà la protezione delle basi aeree della Siria. Alcuni esperti hanno suggerito che era necessario somministrargli almeno 10 complessi antiaerei di differente tipo, compresi i sistemi S-300, Buk, Tor e Panzir, tra gli altri. 
 
Ig/to

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