Le parole della leader del governo golpista in una videoconferenza sono state accolte dalle critiche delle istituzioni mediche, dei servizi funerari e dei cimiteri collassati dall’eccesso di malati e di morti.
La governante interina ha sorpreso il pubblico riconoscendo, per la prima volta, l’importanza della salute pubblica dopo l’espulsione dalla nazione andina di una brigata di medici cubani, dopo il golpe di Stato di novembre scorso.
“Adesso ci stiamo rendendo conto quanto è importante la salute, dovevamo passare attraverso una crisi sanitaria per capire che senza salute non possiamo lavorare” ha ammesso Añez.
La presidentessa de facto con il suo attuare, secondo leader oppositori come l’ex presidente Evo Morales, può condurre ad una catastrofe umanitaria.
Morales ha assicurato recentemente che più di un milione di boliviani cadranno nella povertà, a causa della politica dei golpisti e della pandemia della COVID-19.
L’attuale crisi sanitaria ed economica “sboccherà in una crisi umanitaria per fame, mancanza di entrate e chiusura di fonti di lavoro”, ha sottolineato l’ex presidente, esiliato in Argentina dopo il golpe di novembre del 2019.
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