Giornalisti dell’agenzia russa Sputnik, fonti del sito Al Masdar e attivisti siriani hanno indicato che la costruzione, in pieno svolgimento, si trova a sud-est dei giacimenti petroliferi di Al Shadadi, al confine tra le province di Hasaka e Deir Ezzor.
L’installazione si aggiunge ad altre 13 che i militari statunitensi hanno nelle suddette regioni e con il supporto delle Forze Democratiche Siriane (FDS).
Secondo queste fonti ed il governo siriano, gli Stati Uniti forniscono logistica, materiali da costruzione, armi e sistemi di comunicazione alle FDS, oltre a veicoli blindati e carri armati leggeri Bradley da 30 tonnellate.
Le denunce insistenti sia da Damasco che da Mosca sottolineano che queste azioni di Washington sono illegali e violano le leggi internazionali e le linee guida legali delle Nazioni Unite.
In questo senso, queste fonti citano che la compagnia americana Delta Crescent Energy ha firmato un accordo in violazione di queste normative con la FDS per estrarre petrolio e gas siriani da quelle aree.
Secondo prove e dati, gli Stati Uniti e la cosiddetta coalizione internazionale che guidano contro Siria, hanno in queste regioni tra duemila e quattromila truppe, essenzialmente truppe speciali ed istruttori provenienti da Francia, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi e Germania, cioè dai membri della NATO.
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