Attraverso l’account Twitter della società mercantile Cimex, a cui è collegata, Fincimex, ha affermato che Washington vuole far credere che le rimesse non sarebbero state interrotte se la maggiore delle Antille avesse accettato l’imposizione del governo statunitense di stabilire una rete di pagamento diverso da quello attuale.
“Mentono”, si legge nella dichiarazione, e spiega che per più di 20 anni l’azienda ha investito in attrezzature, locali, preparazione, formazione del personale ed infrastrutture di comunicazione per realizzare una rete di pagamento in grado di sostenere l’alto livello operativo delle società internazionali incaricate delle rimesse.
Rileva che i 407 punti di pagamento che compongono la rete Western Union, presente in tutti i comuni del Paese, utilizzano Internet per la loro connettività con l’azienda statunitense ed operano in base a livelli di integrazione tecnologica e forti processi logistici a livello nazionale.
Niente di tutto ciò si ottiene in 30 giorni, termine fissato unilateralmente dal governo degli Stati Uniti per l’entrata in vigore della nuova normativa dell’Office of Foreign Assets Control (OFAC), si legge nel comunicato.
Si informa inoltre che il 70% della rete di punti di pagamento è composta da società cubane incluse nell’elenco delle entità limitate da Washington, quindi anche senza la gestione di Fincimex, come rappresentante della Western Union, sarebbe costretta a chiudere.
“Chi ha ideato le misure sa benissimo che non sarebbe possibile in 30 giorni organizzare soluzioni alternative”, quindi è “evidente l’intenzione del governo Usa di interrompere le rimesse a Cuba, e per questo bisogna mentire all’opinione pubblica”, osserva.
Il 23 ottobre l’OFAC del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha diffuso la bozza di una norma finale dalla quale viene eliminato l’ambito di alcune autorizzazioni generali relative all’invio di rimesse al Paese caraibico.
La nuova disposizione entrerà in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione nel registro federale, che è stata il 27 ottobre, quindi i 407 punti di pagamento Western Union verranno chiusi.
Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez e Fincimex hanno recentemente denunciato che l’applicazione di misure coercitive da parte degli Stati Uniti e l’attacco alle rimesse mirano a danneggiare le famiglie dell’isola caraibica.
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