In una dichiarazione, l’organizzazione delle Nazioni Unite specializzata in questioni di istruzione, scienza e cultura ha annunciato che lunedì prossimo si terrà un forum mondiale incorniciato nella Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, che si celebra ogni 21 marzo per ricordare le vittime del massacro di Sharpeville, in Sud Africa, nel 1960.
Secondo l’ente multilaterale, l’evento, che sarà inaugurato dalla direttrice generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, si svolgerà in un momento opportuno, perché il flagello prolifera in uno scenario aggravato dalla COVID-19.
La discriminazione diretta e indiretta, mirata a gruppi e individui in base alla loro etnia, origine, identità (comprese quelle culturali e religiose), sesso, età, stato socioeconomico, capacità fisiche e altri criteri iniqui, ha proliferato nelle società, esacerbando le disuguaglianze e l’esclusione, in particolare con la pandemia, ha sottolineato.
Per quanto riguarda il forum, ha menzionato la presenza di difensori dei diritti umani, intellettuali, esperti, personalità politiche, membri della società civile e rappresentanti del settore privato e dei media.
I partecipanti esamineranno i modi per rafforzare il lavoro dell’Unesco e della sua vasta rete di partner in questo campo, e metteranno in evidenza l’urgente necessità di superare la discriminazione, ha osservato. L’evento inviterà i paesi a realizzare iniziative volte a rafforzare la cooperazione locale, regionale e globale per combattere il razzismo e la discriminazione.
Sarà anche teatro dell’emissione di un nuovo francobollo dell’ONU sull’argomento.
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