In dichiarazioni esclusive a Prensa Latina ed alla catena televisiva venezuelana TeleSur, Rodriguez risaltò la messa a fuoco indipendente del blocco regionale analizzando le minacce contro Venezuela ed i tentativi interventisti di abbattere il governo di Nicolas Maduro.
“È stato un eccellente dibattito, questo non somiglia per fortuna assolutamente in nulla all’Organizzazione degli Stati Americani (OSA)”, segnalò il capo della diplomazia cubana, in riferimento diretto alla chiamata Ministero delle Colonie degli Stati Uniti.
Ricordò che la Celac incarna lo spirito genuinamente latinoamericano e caraibico, con voce e pensiero proprio, che non necessita per analizzare i suoi temi del consenso di Washington né dell’OSA, la cui ingerenza attenta contro principi sovrani di autodeterminazione.
“Nell’esercizio del nostro proclama come zona di pace, la Celac è uno spazio di assoluta sovranità, unitario e diverso allo stesso tempo”, enfatizzò Rodriguez, uno degli oratori della mattina nell’appuntamento ministeriale convocato straordinariamente dal Venezuela.
Delimitò che in questo appuntamento si respira un ambiente di responsabilità, accordo regionale ed appoggio al Venezuela, e benché non stia in agenda, dal dibattito potrebbe uscire un’eventuale dichiarazione sulla situazione in Venezuela.
A sua volta, stimò che la chiamata al dialogo del Papa Francesco e la convocazione di Maduro ad un’Assemblea Costituente aprono una strada per riprendere questo dialogo ed iscrivere una soluzione politica che contenga una condanna regionale alla violenza.
Ig/cmv