Saab offrì l’informazione attraverso il suo account nella rete sociale di Twitter, accusando manifestanti violenti vincolati a gruppi dell’estrema destra venezuelana di bruciare l’installazione dopo avere lanciato dei cocktail molotov.
Esortò anche alle autorità ad investigare questi fatti ed assicurò che “distruggere sedi del Difensore del Popolo che è l’Istituzione Nazionale dei diritti umani, è lo stesso che attaccare case di pace, scuole e ospedali.
Il funzionario venezuelano aggregò che fino al momento, otto sedi del Difesore del Popolo sono state attaccate per generare delle minacce concrete contro la sua figura, per non essere complice del golpe di Stato istituzionale contro Venezuela.
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