Circa cinquemila membri delle cosiddette forze di sicurezza interne ‘Asayish’ della milizia FDS, supportati da più di 40 mezzi blindati e armati, sono arrivati a Manbij fin dalle prime ore del mattino nel tentativo di controllare la situazione, ha riferito l’agenzia.
Nonostante tutti questi rinforzi e il coprifuoco imposto, migliaia di civili sono scesi in piazza per il sesto giorno consecutivo per denunciare i crimini di questo gruppo, in particolare il reclutamento obbligatorio di giovani, secondo SANA.
Le immagini trasmesse hanno presentato strade e autostrade bloccate da pneumatici e pietre in fiamme, mentre l’annunciato sciopero generale ha paralizzato tutti i servizi pubblici e privati.
Le tribù arabe siriane avevano indetto oggi massicce manifestazioni dopo i sermoni di venerdì nelle moschee per ratificare la richiesta popolare di espellere quella milizia, sostenuta e finanziata dagli Stati Uniti.
Le azioni armate e le proteste contro l’FDS hanno registrato un notevole aumento nelle ultime settimane nelle città sotto il loro dominio nel nord e nord-est di questa nazione araba.
Ig/fm