In un nuovo panello dell’iniziativa Dialoghi di Cambio, del Grupo Puebla, il capo della missione elettorale di Parlasur in Perù, Oscar Laborde, ha affermato che si osserva l’irruzione di un Perù che era invisibile. Dobbiamo lottare contro il fenomeno dell’ignoranza del processo, perché cercheranno di ignorarlo, di rendere illegittimo il governo, ha sottolineato.
Laborde ha detto che cercheranno di logorare Pedro Castillo (che si sta rivelando vincitore) con una doppia azione: da una parte gli diranno che bisogna creare un governo di unità nazionale e, dall’altra, gli estremisti, che diranno che non può governare perché illegittimo.
Durante il panello, l’ex ministro delle donne e dello sviluppo sociale del Perù, Aída García-Naranjo, ha espresso che l’estrema destra è nella logica di non accettare la vittoria dichiarando brogli, per non affrontare le autorità elettorali, poiché il 100% delle missioni di osservazione elettorale hanno giudicato eque le elezioni.
Propongono, senza motivo, l’annullamento di mille registri elettorali, che significherebbe l’annullamento di 253.000 voti. Questo mentre i seguaci della candidata Keiko Fujimori sono concentrati con il settore più recalcitrante della destra peruviana che continua a esigere un golpe di stato, ha rimarcato.
Infine, l’ex candidato presidenziale cileno Marco Enríquez-Ominami, fondatore del Grupo Puebla, ha invitato alla prudenza e al rispetto del risultato.
Ig/may