Delle vittime, due erano membri dell’intelligence militare dell’Autorità nazionale palestinese; il terzo è stato identificato come Jamel Al Amori, recentemente rilasciato da una prigione israeliana.
Secondo il comunicato del ministero della Salute palestinese, uno dei membri del comando israeliano è morto nello scontro a fuoco; il portavoce ufficiale a Tel Aviv ha assicurato che l’azione si è conclusa senza vittime da parte loro.
Lo scontro armato è scoppiato quando membri delle forze speciali israeliane in abiti civili hanno cercato di arrestare Al Amori e altri uomini che transitavano nei pressi della sede dell’intelligence militare nella città di Jenin, teatro di frequenti scontri tra la popolazione e gli occupanti.
Dopo aver appreso la notizia, i residenti di Jenin hanno accettato di convocare oggi uno sciopero generale di 24 ore e accompagnare la sepoltura dei tre uccisi nell’incidente, inquadrato nella tensione costante tra la popolazione palestinese e gli occupanti israeliani.
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