Secondo i media, per la prima volta dalla liberazione di Aleppo e dintorni dal terrorismo, avvenuta alla fine del 2016, viene organizzato un evento a cui partecipano tutte le entità senza eccezione, con lo scopo di ridare vita ai mercati, e contribuire affinché la città ritorni ad essere la capitale commerciale, culturale e industriale, come lo era prima della guerra.
Secondo Hussein Diab, governatore di Aleppo, la città vecchia non può essere pienamente recuperata senza la partecipazione dell’intera comunità e l’unione degli sforzi di tutte le entità per ripristinare e riabilitare quello che è il patrimonio storico e culturale della Siria e di tutta l’umanità.
L’incontro è organizzato dal governo e dal Segretariato per lo sviluppo siriano e ai dibattiti partecipano storici, specialisti, parlamentari, commercianti, industriali, artigiani e rappresentanti delle istituzioni statali e delle organizzazioni e agenzie internazionali, ha precisato.
Come rivelato dal governatore, nell’ultimo anno sono stati eseguiti 32 progetti di servizi di riabilitazione delle infrastrutture.
Ha aggiunto che ci sono 37 vecchi mercati in cui 193 negozi sono stati completamente distrutti, 229 solo parzialmente e 379 negozi sono intatti.
Con settemila anni di storia, Aleppo è una delle città abitate più antiche del mondo ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1986.
Ig/fm