Il clima intorno alla sede del Congresso della Nazione è teso e violento, perché all’aggressione delle forze dell’ordine alcuni gruppi di manifestanti risposero improvvisando barricate con bagni chimici, cartelli di segnaletica ed altri oggetti ai quali stanno dando fuoco.
Sono stati anche evacuati tutti i ministeri, alcuni dei quali soffrirono danni nelle loro installazioni, e perfino quello dell’Agricoltura è stato parzialmente incendiato.
D’accordo con notizie della Polizia Militare (PM), due agenti risultarono feriti, mentre un civile è stato curato per ferita di arma da fuoco.
La PM stimò in circa 35 mila i partecipanti nella manifestazione, mentre gli altoparlanti delle centrali sindacali consideravano in più di 100 mila i mobilitati per esigere, oltre alla rinuncia di Temer, elezioni anticipate e togliere dall’agenda del Congresso le riforme lavorative e del sistema delle pensioni.
La Nona Marcia dei Lavoratori, convocata per occupare Brasilia, riafferma il ripudio alle proposte di riforme spinte da Temer, ma cerca anche soluzioni democratiche per l’attuale momento politico che attraversa il paese, indicarono gli organizzatori in un comunicato.
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