Continuiamo a costruire strade di pace per una America latina libera e sovrana, come lo sognarono i nostri liberatori, commentò il capo di Stato nel suo account della rete sociale Facebook, a proposito di commemorarsi questo mercoledì il 195º anniversario della Battaglia di Pichincha.
Col trionfo elettorale di Lenin Moreno a 195 anni da quelle prodezze storiche, commentò, il popolo dell’Ecuador continua alzando le bandiere della Patria Grande in segno di vittoria, col desiderio irrevocabile di fortificare e continuare ad appoggiare il compromesso dei nostri liberatori.
Avanziamo insieme nella crescita ed il rinvigorimento dei nostri popoli, aggregò il mandatario.
Durante le guerre di indipendenza ispano-americane, il 24 maggio 1822 si combatte una battaglia alle falde del vulcano Pichincha, ad oltre tre mila metri sul livello del mare, vicino alla città di Quito, in Ecuador.
In quella data, l’esercito indipendentista diretto dal generale venezuelano Antonio Josè de Sucre sconfisse le forze realistiche, vittoria che assicurò l’emancipazione delle province appartenenti alla Reale Udienza di Quito, giurisdizione amministrativa coloniale spagnola, dalla quale emerse la Repubblica dell’Ecuador.
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