L’iniziativa fa parte di una campagna di valori per il riscatto di quelle personalità emblematiche e la divulgazione delle loro traiettorie e vite, in funzione di una migliore nazione.
Con questo fine, la prima foto che si impiegò in ogni sede corrisponde a Manuela Espejo, lottatrice per l’indipendenza e con vocazione per aiutare ai più poveri, di Quito.
“E’ stata la prima donna giornalista dell’Ecuador ed inoltre la prima infermiera delle cause rivoluzionarie”, precisò il ministro di Cultura e del Patrimonio Raul Perez.
D’accordo con le autorità, l’obiettivo è recuperare l’identità ecuadoriana e fare conoscere un gruppo di figure non molto conosciute dalle nuove generazioni.
“Implica un recupero dei punti di riferimento più famosi della storia nazionale, credo che fare riferimento verso questi personaggi e fatti storici dimostra la costruzione vera di un stato pluri-nazionale”, considerò da parte sua il titolare di Educazione, Fander Falconì.
Le immagini non saranno permanenti, ma saranno rimpiazzate da altre anche di rilevanza, ogni due o tre mesi e finché saranno esposte, vari canali televisivi destineranno spazi per diffondere informazioni sulla vita e sul lascito di ogni personalità.
L’iniziativa di Lenin Moreno ha ricevuto l’appoggio dell’ex presidente ecuadoriano Rafael Correa, che si congratulò per l’idea, attraverso il suo account nella rete sociale Twitter.
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