Il governo attuale, che è arrivato al potere con il golpe di Stato del 2016, è già stato sconfitto, ha sostenuto il leader del partito, in un’intervista concessa ieri alla TV 247, ed ha inoltre assicurato che Brasile è sull’orlo di un golpe di Stato militare esplicito.
Secondo il leader del PCO, l’alleanza tessuta tra Temer ed i militari è dell’ “agnello con il leone,” cioè, il più debole può essere divorato dal più forte in qualsiasi momento.
Rui Costa Pimenta ritiene che, nelle condizioni attuali, l’uomo più forte del paese sia il generale Sergio Etchegoyen, capo del Gabinetto di Sicurezza Istituzionale, che è chi “sta dirigendo i ruoli nelle questioni più strategiche” in Brasile.
È estremamente preoccupante l’attacco militare contro il governo, ha insistito il fondatore del PCO, che ha qualificato Temer come il “fantoccio” delle Forze Armate.
Il 16 febbraio, Temer ha decretato l’intervento militare della sicurezza pubblica nello Stato di Rio de Janeiro ed ha nominato come interventista il generale Walter Souza Braga Netto.
Ieri, lo stesso titolare dell’Esecutivo ha rotto una tradizione simbolica di quasi 20 anni quando ha nominato per la prima volta responsabile del Ministero della Difesa (un incarico fino adesso assegnato solo a civili) al generale attivo Joaquim Silva e Luna.
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