“Continueremo a reclamare senza riposo, la fine del bloqueo crudele economico, commerciale e finanziario contro #Cuba e la compensazione giusta al nostro popolo per il danno economico e materiale causato in tanti anni di aggressione. #NoMasBloqueo #UnblockCuba #SomosCuba”, ha scritto il capo di Stato nel suo account di Twitter @DiazCanelB.
Il prossimo 31 ottobre l’Assemblea Generale dell’ONU voterà per il 27º anno consecutivo un progetto di risoluzione che reclama la sospensione del bloqueo statunitense contro Cuba.
Dal 1992, l’iniziativa ha avuto un appoggio maggioritario nel principale organo deliberativo dell’organismo multilaterale.
Nelle tre ultime occasioni, 191 dei 193 stati membri dell’ONU hanno appoggiato il progetto, mentre, la votazione del 2017 ha registrato solo l’opposizione degli Stati Uniti e di Israele.
Da 26 anni, la comunità internazionale appoggia iniziative simili nell’organismo multilaterale, dove il bloqueo statunitense riceve qualifiche come crimine, ingiustizia, violazione dei diritti umani, genocidio, ostacolo per lo sviluppo e reliquia della Guerra Fredda.
L’account in Twitter del presidente cubano ha già migliaia di seguitori dopo la sua apertura il 10 ottobre scorso nel 150º anniversario dell’inizio delle lotte per l’indipendenza della nazione caraibica.
Ig/mem