Intervenendo nell’atto di inizio dell’anno giudiziale 2019, il capo di Stato ha confermato che la rappresentazione diplomatica di Washington in territorio venezuelano ha 72 ore per abbandonare il paese, dopo l’annuncio di ieri della rottura delle relazioni bilaterali.
La decisione dell’Esecutivo bolivariano ha risposto all’atteggiamento interventista del Governo statunitense che ieri ha riconosciuto come presidente interino del paese il titolare dell’Assemblea Nazionale (parlamento in oltraggio), Juan Guaidò.
Maduro ha affermato che l’amministrazione nordamericana di Donald Trump sponsorizza la destra venezuelana per portare alla nazione al caos, per intervenire attraverso il riconoscimento di un mandatario auto-nominato.
“L’imperialismo statunitense ha giocato in anticipo, da gennaio del 2018, quando ha detto che non avrebbe riconosciuto nessuna elezione presidenziale convocata in Venezuela”, ha ricordato il capo di Stato.
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