In una nuova riunione del consiglio dei Ministri durante la serata di lunedì, il presidente cubano, Miguel Diaz-Canel, ha fatto un appello per intensificare l’attenzione alla popolazione ed ha sollecitato affinché si raccolgano le esperienze che lascia il fenomeno climatologico, per incorporarle ai piani di prevenzione sui disastri.
Da parte sua, il capo dello Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile, Ramon Pardo, ha spiegato che si darà priorità ai lavori di risanamento e di raccolta delle macerie nella città.
Inoltre, ha indicato che una volta registrate le perdite, comincerà la distribuzione delle risorse per supplire quanto prima le necessità di base della popolazione.
Sul ristabilimento del servizio elettrico, il ministro di Energia e Miniere, Raul Garcia, ha assicurato che spera sia risolto tutto il prossimo giovedì.
I principali danni materiali si concentrano nei municipi di 10 de Octubre, Regla, Guanabacoa e San Miguel del Padron, dove ci sono stati crolli totali e parziali di edifici, caduta di alberi e dei pali della luce e del telefono.
Rispetto alle case, il ministro della Costruzione, Renè Mesa, ha confermato che i maggiori danni sono nei tetti degli immobili, che si stanno valutando per cominciare la consegna delle risorse ai danneggiati.
Il primo segretario del Partito Comunista di Cuba a L’Avana, Luis Antonio Torres, ha sottolineato che fino al momento la cifra di case danneggiate ascende a 1238, delle quali 123 sono crolli totali e 625 parziali.
Ha spiegato inoltre che 224 case hanno perso completamente il soffitto e 124 presentano danni parziali al tetto.
Dall’alba del lunedì, il popolo ed i lavoratori dei settori della costruzione, risorse idrauliche, spazzini e l’Azienda di Telecomunicazioni Etecsa lavorano nel recupero di queste zone, appoggiati dalle Forze Armate e dalle organizzazioni del popolo del paese.
Ig/ihr