Bogotà, 29 apr (Prensa Latina) Gli ex comandanti delle FARC-EP Ivan Marquez e Oscar Montero (El Paisa) hanno criticato oggi enfaticamente i cambiamenti introdotti alla Giustizia Speciale di Pace (JEP) per allontanarsi da quanto pattuito a L'Avana.
“Sono stati costanti i cambiamenti unilaterali che non rispettano quanto accordato”, esprimono in una lettera intitolata “O todos en la cama, o todos en el suelo”.
In tale senso hanno affermato che la JEP dovrebbe citare tutti quelli coinvolti nel conflitto armato e non solo gli ex guerriglieri delle antiche Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP).
“Aspettiamo sempre di vedere che citino – con la stessa veemenza con cui lo fanno con la controparte -, i personaggi dello Stato che hanno perseguito milioni di persone con le loro decisioni politiche e sociali”, indica la missiva.
Marquez ed El Paisa che la prima preoccupazione della JEP dovrebbe essere quella di garantire la sicurezza degli ex combattenti, di cui ne sono stati assassinati più di 90 fino ad oggi.
Il documento discute la decisione della JEP di ordinare la cattura di El Paisa per non essere comparso davanti al tribunale quando è stato citato.
“Con tristezza dobbiamo dire che la JEP, con decisioni come quella presa di fronte a Oscar Montero, El Paisa, si sta causando un profondo danno a sé stessa, perché non si preoccupa dell’insicurezza giuridica e dell’assoluta mancanza di protezione fisica per presentarsi davanti al tribunale”, aggrega il testo.
“L’attuale JEP non è quello che è stato concordato a L’Avana per volontà, capriccio o paura della verità dei funzionari dello stato e che sono i responsabili principali del conflitto”, affermano gli ex comandanti della guerriglia FARC-EP, convertita dopo l’Accordo di Pace nel partito Forza Alternativa Rivoluzionaria del Comune.
Ig/tpa
venerdì 26 Luglio 2024
