Cresce interesse di aziende straniere nelle operazioni turistiche cubane

 
D’accordo con le dichiarazioni del funzionario realizzate durante la 39º Fiera Internazionale di Turismo di Cuba (FITCuba 2019), al termine di aprile esistevano 97 contratti di amministrazione, dei quali 87 sono in operazione ed i 10 restanti sono stati approvati, ma con investimenti in processo. 
 
Nello sfruttamento dell’industria turistica, ha affermato Daniel, intervengono 10 paesi e 47102 stanze sono gestite da operatrici straniere, quello che costituisce il 65% delle capacità esistenti nel paese. 
 
Come ha affermato il funzionario, Cuba conta con 27 aziende miste, costituite per lo sviluppo di questa sfera, delle quali 14 eseguono già i loro investimenti in 15 hotel. 
 
Sotto questa modalità ci sono 5.091 stanze ed esistono quattro aziende miste create per gli sviluppi immobiliari vincolati al turismo. 
 
Inoltre, Daniel ha messo in chiaro che in questo momento sono a disposizione degli investitori 103 opportunità di commercio, di queste, 29 nella modalità di aziende miste: 25 hotel e, per la prima volta, quattro per parchi tematici. 
 
Benché queste ultime sono di recente inclusione in questa variante di partecipazione del capitale straniero, si sa già che più di una decina di aziende sono interessate ad investire. 
 
Si tratta, ha detto, della costruzione di parchi acquatici a L’Avana e Varadero, ed altri due relazionati con la natura e l’avventura nella provincia occidentale di Mayabeque e nell’orientale di Holguin. Inoltre, il settore turistico cubano mette a disposizione dell’investimento straniero 14 contratti di amministrazione e commercializzazione di servizi marini. 
 
FITCuba 2019 che si svolge in maniera ufficiale da ieri e fino al prossimo 11 maggio nel recinto fieristico San Carlos de la Cabaña, accoglie circa 2000 partecipanti di 40 paesi. 
 
 
Ig/ifs